I was born in Florence in 1950 by a family of small farmers. I really wanted to study but my parents could not keep us all so they sent me to work at the age of 14 years from their cousin who lived in Cologne, Germany, and opened a restaurant. Just came to this country I did not know much and also do not know the language so my first job was as a dishwasher. In addition were the years after the Second World War and the country was divided, life was not easy. They were very difficult years but I have been busy: I studied German and tried to learn as much as possible in the kitchen. I lived there for 3 years at my cousin’s house with his family that he considered me a son, everyone was very nice to me and it was like being at homeAnd then, having learned the language, I was able to make friends and to have friends to hang out with in my spare time although life for those working in a restaurant is not always simple: you work when others are having fun.
With some of these friends decided to take a rented house, and so in 1968 I left my cousin’s house and I moved into an apartment just outside the city. They were the best years of my life because I had so much fun with these friends and I used to work great progress: I became an assistant cook. However, I was missing my family in Italy that I could see is rarely because I had so much free time and because my parents moved from Tuscany. My brothers came to see me instead: one of them worked at a mechanic and the other had enlisted in the army. We could see each other at least once a year.

In 1966 I had to go back to Florence because there was a great flood, and I felt the need to go help my fellow citizens. It was a very difficult experience because the city had suffered serious damage from an artistic addition to that there were many deaths. I was there for almost a month and I was getting used to that life, but I knew that someone was waiting for me in Germany: in fact, in the months before the flood had met Hannah, a German girl who worked in a shoe store near my house, so I had to come back!

The work was very good, my cousin’s the restaurant became famous in the city and I was very happy to work in the kitchen. However, I needed to make new experiences so I decided to inscrivermi to a training course to learn new techniques to use in the kitchen.
During this course I met some very interesting people and I started thinking that I’d like to open a mine restaurant.

In 1973 I got married in 1975 with Hannah and we had our first child, the second in 1979 and third in 1981: Paolo Francesco and Mary. In addition, work at the restaurant was not quite right: I had become a cook, but I cook became ill and had left the helm to the children who did not have his ability to manage the restaurant. I kept my dream to open a local so any savings were devoted to this dream. In 1989, the opportunity presented itself: a person whom I had met during the course told me that he wanted to sell his business. I consulted with my wife and I decided it was time to try this new adventure. The whole family is engaged, the children gave us a hand when school ended and my wife helped me in the kitchen in Germany and Italy were the children of my younger brother.
The early days were very difficult because we had a few customers but then we managed to get great satisfaction.

I’ve never been adept at using new technologies, but my wife convinced me to buy a computer for the kids, it could be useful for their studies. So as I saw them that they enjoyed using this strange instrument I decided to try it myself and in fact I have discovered the benefits: now I use it to make purchases on the net, to do research and especially to buy airline tickets to return to Italy.

Sono nato a Firenze nel 1950 da una famiglia di modesti contadini. Avrei tanto voluto studiare ma i miei genitori non potevano mantenerci tutti quindi mi mandarono a lavorare all’età di 14 anni da un loro cugino che abitava a Colonia, in Germania, e aveva aperto un ristorante. Appena arrivato in questo paese non sapevo fare tanto e inoltre non conoscevo la lingua quindi il mio primo impiego fu quello di lavapiatti. In più erano gli anni dopo la seconda guerra mondiale e il paese era diviso, la vita non era semplice.  Sono stati anni molto difficili ma mi sono dato da fare: ho studiato il tedesco e ho cercato di imparare il più possibile in cucina. Ho abitato per 3 anni a casa di mio cugino con la sua famiglia che mi considerava un figlio, tutti erano molto gentili con me ed era come sentirsi a casa.

In tanto, avendo imparato la lingua, sono riuscito a fare amicizia con i miei colleghi e ad avere degli amici con cui uscire nei momenti liberi anche se la vita per chi lavora in un ristorante non è sempre semplice: si lavora quando gli altri si divertono.

Con alcuni di questi amici abbiamo deciso di prendere una casa in affitto e così nel 1968 ho lasciato la casa di mio cugino e mi sono trasferito in un appartamento appena fuori dalla città. Sono stati gli anni più belli della mia vita perché con questi amici mi divertivo tanto e a lavoro facevo grandi progressi: ero diventato aiuto cuoco. Tuttavia mi mancava la mia famiglia in Italia che potevo vedere raramente sia perché non avevo tanto tempo libero sia perché i miei genitori non si spostavano dalla Toscana. I miei fratelli invece venivano a trovarmi: uno di loro lavorava presso un meccanico e l’altro si era arruolato nell’esercito. Riuscivamo a vederci almeno una volta all’anno.

Nel 1966 dovetti tornare a Firenze perché ci fu una grande alluvione e sentivo il bisogno di andare ad aiutare i miei concittadini. Fu un’esperienza molto difficile perché la città aveva subito dei danni gravissimi a livello artistico oltre alle tante morti che ci furono. Rimasi li per un mese e quasi mi stavo riabituando a quella vita ma sapevo che in Germania qualcuno mi aspettava: infatti nei mesi precedenti all’alluvione avevo conosciuto Hannah, una ragazza tedesca che lavorava in un negozio di scarpe vicino a casa mia, perciò dovevo tornare!

Il lavoro andava molto bene, il ristorante di mio cugino diventava famoso nella città e io ero molto contento di lavorare in cucina. Tuttavia avevo bisogno di fare nuove esperienze così decisi di inscrivermi ad un corso di formazione per imparare nuove tecniche da utilizzare in cucina.

Durante  questo corso ho conosciuto delle persone molto interessanti e ho iniziato a pensare che mi sarebbe piaciuto aprire un ristorante tutto mio.

Nel 1973 mi sono sposato con Hannah e nel 1975 abbiamo avuto il nostro primo figlio, nel 1979 il secondo e nel 1981 la terza: Paolo, Francesco e Maria. Inoltre il lavoro al ristorante non andava bene: ero diventato cuoco,  ma mio cucino si era ammalato e aveva lasciato il timone ai figli che non avevano la sua abilità nel gestire il ristorante. Io continuavo a sognare di aprire un mio locale così ogni risparmio era destinato a questo sogno. Nel 1989 si presentò l’occasione: una persona che avevo conosciuto durante il corso mi disse che voleva cedere la sua attività. Mi consultai con mia moglie e decisi che era arrivato il momento di provare questa nuova avventura.  Tutta la famiglia si impegnò: i figli ci davano una mano quando terminavano la scuola e mia moglie mi aiutava in cucina e dall’Italia vennero in Germania i figli di mio fratello più piccolo.

I primi tempi furono molto difficili perché avevamo pochi clienti ma poi siamo riusciti ad avere grandi soddisfazioni.

Non sono mai stato portato ad usare le nuove tecnologie ma mia moglie mi ha convinto a comprare un computer per i ragazzi, poteva essere utile per i loro studi. Così mentre vedevo loro che si divertivano a utilizzare questo strano strumento ho deciso di provare anche io e infatti ne ho scoperto i vantaggi: adesso lo utilizzo per fare degli acquisti in rete, per fare delle ricerche e soprattutto per comprare i biglietti aerei per tornare in Italia.